Ululando alla Luna

  1. Il lento (ma non troppo) declino
    delle utilitarie.

     
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    Il segmento delle citycar e delle utilitarie continua a perdere appeal in favore di quello dei SUV.

    Sempre più case automobilistiche a livello stanno concentrandosi sullo sviluppo e sulla produzione di SUV e Crossover e sempre meno vetture di piccola taglia vengono presentate.

    Tanto per fare un esempio, la Ford Fiesta

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    dopo 47 anni di successi e traguardi verrà messa in cantiere nel corso del prossimo anno in via definitiva e seguirà il ritiro dal mercato di determinati modelli che fino a qualche anno fa parevano eterni.

    L’aumento dei costi di produzione e la crisi dei microchip sono i due fattori che hanno portato le auto di piccola taglia a diventare sempre meno redditizie.

    E i numeri che arrivano dal mercato sembrano dare ragione a questa tesi: nei primi nove mesi del 2022 i segmenti A (Citycar) e B (utilitarie) hanno perso la posizione di punta in Europa a favore dei SUV di piccole dimensioni e le vendite delle citycar sono diminuite del 17% che equivale a circa 200.000 esemplari in meno dei piccoli crossover (su un totale di poco più di 1 milione e 200mila unità).

    E la crescita dei SUV di taglia compatta, che minacciano di spingere le utilitarie al terzo posto del mercato europeo già nel 2023, quindi già tra poche ore.

    Difficile pensare ad un ribaltamento dei valori in campo proprio ora, anche perchè esiste un altro elemento che gioca a sfavore delle citycar: l’elettrificazione.

    Nonostante le vetture più piccole siano le migliori candidate a essere convertite alla trazione 100% elettrica, dal momento che vengono utilizzate in città e per tragitti brevi, i costi delle batterie ne fanno lievitare i listini mettendo ancora più in difficoltà
    il segmento delle utilitarie ponendole ben oltre quello che dovrebbe essere il loro naturale posizionamento di mercato, il che le rende inaccessibili ai più.

    Basti pensare che se su una compatta elettrica il pacco batteria pesa per il 40% del costo totale, su un’utilitaria questa voce arriva al 60%.

    Per ora i costruttori che producono utilitarie low-cost a motore termico e basso impatto ambientale a essere ancora concorrenziali, come Dacia: la Sandero è la seconda piccola più venduta d’Europa, con prezzi a partire da 11.900 euro, ma quanto durerà?

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