È di qualche giorno fa questo appello:
Appello naturalmente da non condividere, a meno che i prossimi querelati per diffamazione non vogliate essere proprio voi.
(in originale c'erano foto e dati in chiaro che sono stati nascosti: i condivisori compulsivi non lo hanno ovviamente fatto.)
Proviamo a immaginare che un giorno mentre passeggiamo per le vie del nostro paese o rione, uno sconosciuto, un perfetto sconosciuto del quale non sappiamo niente, se non il fatto che non è ne un poliziotto né un giudice, ci fermi e con insistenza ci mostri le foto di qualcuno che vive nel nostro paese, rione o condominio e urlandoci in faccia ripeta ossessivamente:
CITAZIONE
Questo in foto è un pedofilo, un assassino! Ha compiuto diverse truffe e crimini! Toh, prendi anche tu questo mazzo di foto di questo pedofilo assassino criminale e gira per le vie distribuendole, così la gente saprà.
Se fossimo cittadini responsabili avremmo il dovere civico di prendere una copia della foto, andare al primo posto di Polizia e denunciare la presenza di un tizio - probabilmente pazzoide - che pubblicamente diffama un'altra persona diffondendo foto e voci lesive della sua reputazione e importunando persone sulla pubblica piazza.
... ma su Facebook, stranamente, ciò non accade, anzi ogni volta troviamo centinaia di persone che condividono simili appelli; raramente ci si ferma a pensare che non è la giusta cosa da fare, spesso per non dire sempre ci sono persone fomentate dal loro desiderio di diventare Giudice, Giuria e Boia contente di avere un cattivo da punire; ovviamente quasi nulli sono gli inviti a cessare simili condotte.
Eppure le leggi parlano chiaro: decidere chi è colpevole ed innocente spetta solo ai Tribunali, nelle forme e nei modi previsti da essi e non all'Altissimo Tribunale di Facebook.
ULuLanDo aLLa LuNa by Lupo Solitario®
Read the whole post...
Last comments